Lettera di Bruno Concina alla Disney

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  1. foolys
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    eccerto, non esiste una formula al riguardo, ma sul mestiere del fumettista la formula c'è, eccome se c'è...dato che è un mestiere che ha delle regole, artistiche ed editoriali :)
     
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  2. cozzaro nero
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    ALE' altra mazzata allo stomaco! della DISNEY avevo gia saputo qualcosa , ma non in maniera cosi cruda ....beh che si fa ci si fodera le intimita di piombo cosi si evita di sentire male con i calci e ... SE SI HA LA POSSIBILITA SI VA AVANTI ... cozzaro nero
     
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  3. r2001802001
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    ho scoperto stasera questa discussione, ho letto per intero le prime 2 pagine, poi ho saltato qualche post, ma il succo del discorso è più che chiaro...che aggiungere..?
    racconto brevemente come mi sento adesso..
    premetto che mi è sempre piaciuto disegnare, ma negli ultimi 10 anni ho dovuto abbandonare (saltuariamente)questa passione, alla ricerca di un lavoro che mi permettesse di metter su famiglia (cosa che tutt'oggi nn sono riuscito a fare)
    da qualche mese a questa parte, mi son voluto mettere in gioco..ho pensato: devo provarci seriamente, devo riuscire a diventare un fumettista, nn devo scoraggiarmi questa volta..................ma come si fa a nn scoraggiarsi? dopo aver letto come si comporta quella che consideravo la più seria casa editrice in italia? se un veterano, con più di 30 anni di carriera alle spalle, viene trattato a pesci in faccia, che speranza posso nutrire io?
    che il mondo lavorativo facesse schifo, l'ho constatato personalmente, facendo i lavori più umili e disparati, che debba trovare la stessa situazione qui (in fumettolandia intendo) mi fa girare veramente i....
    foolys in prima pagina ha chiesto se ci aspettassimo rose e fiori?
    personalmente no, ma qualcosa più di questo sinceramente, me lo aspettavo!
    cmq voglio continuare a provarci, la differenza è che i piedi li tengo saldati per terra.
     
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  4. Jeff Hawke
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    Premessa necessaria, parlo da lettore e sceneggiatore dilettantesco, quindi la mia prospettiva non è quella di chi lavora nell'ambiente e deve vivere di questo lavoro. Spero tuttavia che il mio parere di lettore possa essere utile nel più assoluto rispetto di chi come voi affronta le gravi difficoltà di questo ambiente con passione e coraggio: cercherò di essere breve, già una volta col Foolys abbiamo parlato di un argomento simile: a proposito di un albo seriale che giudicavo di scarso valore il Foolys mi disse:
    è un buon fumetto perchè vende. Mi sembrò un sillogismo dogmatico del tipo: mio nonno ha tre denti, una forchetta ha tre denti= mio nonno è una forchetta! Invece Foolys aveva ragione, l'ho capito solo dopo. Però... però aveva anche un pò torto. In breve: ho cominciato a leggere fumetti con Topolino, poi tanti Bonelli, poi Manga, finchè ad un certo punto non mi è bastato più, avevo voglia di letture diverse. Risultato: venduti molti dei fumetti che avevo ho smesso di comprare mille piccole (di prezzo) pubblicazioni seriali e ho cominciato a comprare e leggere albi monografici. Praticamente spendevo la stessa cifra.
    Conclusione del mio pensiero: poichè per campare ci vuole la pila vero è che bisogna andare incontro ai gusti del pubblico, ma è vero anche che questi gusti si possono fare cambiare vedi appunto Maus.
    A presto ed in bocca al lupo Alberto a tutti,
    Simone
    Jeff Hawke
     
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  5. foolys
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    ovviamente sia chiaro, la specifica "è un BUON fumetto perchè vende" è diverso da "è un BEL fumetto", ma siam semmpre lì, il mercato è il mercato...

    x r: tranquillo, concina o non concina, la più seria casa editrice italiana è sempre stata la bonelli, non la disney (con tutto il rispetto)
    la bonelli è davvero una famiglia da questo punto di vista...
     
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  6. Headline
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    Anche io ho letto questa discussione solo questa sera e prima di tutto, vorrei fare i migliori auguri e un in bocca al lupo ad un grandissimo artista, Bruno Concina. Anche se alla disney (la lettera minuscola è voluta) non apprezzano in pieno il tuo passato e il tuo presente, ricordati che nel mondo, hai milioni di ragazzi e adulti, come me, che hai fatto crescere e sorridere con le tue storie.

    Poi, volevo fare un apprezzamento a Foolys...dire che il fumettista è artigiano, lo trovo gratificante. Io amo gli artigiani, sono nato e cresciuto a Roma, e nel centro storico, sin da piccolo si vedevano queste piccole botteghe con dentro degli "ometti" che lavoravano il legno, impagliavano sedie, ecc.ecc.ecc. quello che creavano era stupendo, questa è arte. Pensare al fumettista che, con le sue mani e la sua testa, crea un'opera dal nulla, beh...lo trovo semplicemente magico.

    Io non parto dal presupposto di dover disegnare per vivere, ma di vivere per disegnare, perchè è qualcosa che ho dentro, mi piace disegnare, è questo non te lo può togliere nessuno. Se poi vedi che i tuoi disegni attirano interesse, beh perchè non provare a fare un lavoro che piace?
    Ci sono disegnatori, che guadagnano e con il guadagno ci "campano", ma ci sono anche quelli che appena aprono bocca, incassano milioni :D
     
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  7. kettyformaggio
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    Vorrei rinfocolare questo topic con una lettera che stavolta ha per mittente Roberto Innocenti indirizzata a Einaudi.
    I toni sono ironici, ma il disagio è grande e ci riguarda.

    Innocenti a Einaudi: come trattate gli illustratori


    CITAZIONE
    SILF/SLC/CGIL segnala: Abbiamo ricevuto dai colleghi dell'Associazione Illustratori questa lettera di Roberto Innocenti. La inviamo per la pubblicazione e diffusione all'agenzia quotidiana afNews, perché può essere ritenuta emblematica del lavoro dell'Illustratore in Italia. per chi non lo sapesse, Innocenti è considerato uno dei "più grandi illustratori italiani ed è riconosciuto come vero e proprio maestro in tutto il mondo"

    EINAUDI RAGAZZI / E-ELLE Edizioni Via Ressel 5 S. Dorligo della Valle (Trieste) Gent.ma Sig.ra Orietta Fatucci
    Oggetto: “Era Calendimaggio” di Angela Nanetti illustrato da Roberto Innocenti

    Gentile Signora,
    La sua pregevole lettera con argomento l’offerta di acquisto di copie del volume “Era Calendimaggio”, (con lo sconto per gli autori) prima del ritiro dal mercato e conseguente invio al macero, mi ha fatto riflettere sui miei ultimi tentativi di non rifiutarmi pregiudizialmente all’Editoria di questo pittoresco Paese, e alla sua in particolare. Non mi piaceva essere considerato snob o antitaliano, e avevo pensato dopo tante cattive esperienze, che qualcosa fosse cambiato, e si potesse “riprovarci”. Accettai la sua proposta di illustrare quel libro, non per stima verso di lei, ma per ritentare ad avere qualche rapporto di lavoro con l’editoria di questo colorito Paese dove malgrado io abbia il permesso di soggiorno illimitato, continuo a sentirmi straniero. Già una volta, tanto tempo fa, mi emozionai quando fui chiamato dalla Einaudi Ragazzi a Torino. La cosa mi costò dieci ore di treno in un giorno, andata e ritorno. Mi ricevette il Preg.mo Davico Bonino, che mi propose di sforbiciare le pellicole di Pinocchio per farlo entrare in un formato più piccolo, riducendo il numero delle illustrazioni a 20. Pazienza, mi dissi evitando di offendere il prestigioso interlocutore, vuol dire che in questo stravagante Paese non sarò pubblicato..... Dunque, il suo volume “Era Calendimaggio” prevedeva 8 illustrazioni a colori da consegnare entro due o tre mesi , per un compenso di 3000 (tremila ) Euro, e credo d’essere stato trattato con “riguardo” rispetto ad altri illustratori. Facendo i conti con aggiunti 600 Euro di IVA e sottratti 600 di Ritenute d’Acconto rimase la bella somma di 2.400 Euro per poco più di due mesi di lavoro. Vorrà convenire, che se fosse uno stipendio, sarebbe assai modesto. Qualsiasi suo dipendente le costa molto di più. Ma la mia spettanza non prevede trattenute, né spese, che restano sempre a carico di noi fortunati collaboratori esterni o “liberi” professionisti che dir si voglia. Oltretutto, a quel libro, non ha fatto nessuna promozione: un bel risparmio, da parte sua. Praticamente in questo caratteristico Paese gli illustratori non costano niente. Lo so che lei non è d’accordo su di un punto : quello che lei paga, è solo un anticipo sui diritti, non un saldo, o compenso! Una tesi simpatica; infatti anch’io lavorando per l’Estero, seguo queste regole e leggi, e le dirò che a volte non chiedo neanche l’anticipo, fidandomi di quegli editori. Ho già provato un’altra volta a fare un libro per la sua Casa Editrice, nel 1993, si ricorda? Si trattava de “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, un testo che avrebbe meritato molto più che una edizione tascabile. Furono i soliti 2.000.000 di lire , col solito +20-20%. Non ho mai visto una lira di diritti da allora , quindi era un saldo. Oppure anche quel libro è andato malissimo. Non capisco perchè se produco un libro all’Estero lo ristampano anche dopo 20 anni, e se li faccio qui, vanno al macero. C’è un mistero, e non è il solo. Nel secondo mistero si contempla la strana ed inconsueta via che prendono i Diritti di Stampa ed anche i miei d’Autore. Sarebbe normale che un editore di questo curioso Paese li incassasse per le concessioni all’estero, anziché pagarli per pubblicazioni in Italia. Non sarà perchè voialtri, invece di essere imprenditori, preferite essere padroni per il gusto di comandare e sopraffare ? Non le pare un criterio primitivo? Le scrivo per capire se riesco a chiarire con una mia piccola personale indagine le cause di un simile illogico comportamento del mercato. Le scrivo da una situazione assolutamente marginale e provinciale, da un posto chiamato Estero che comincia dovunque subito sopra le Alpi, e non so dove finisca, ma una volta ci ho messo sedici ore di volo per andare a trovare un mio Editore. Le sottopongo una indagine a quiz per cercare di capire la logica della sua Spett.le Casa Editrice e delle sue Spett.li ragioni. Se la compila segua le istruzioni, grazie, altrimenti cestini pure.
    La Spett.le Einaudi Ragazzi ha ritirato l’edizione di “Era Calendimaggio” di Angela Nanetti, e illustrato da Roberto Innocenti, per i seguenti motivi: (segnare con la crocetta la casella relativa alla voce che considerate esatta)
    (1) Era scritto in modo sgrammaticato dall’autrice
    (2) C’erano passi poco adatti ai minori, contrari al decoro o troppo violenti
    (3) Le illustrazioni facevano schifo, non erano al livello della Einaudi Ragazzi
    (4) p.O.S. ( per Ordini Superiori)
    (5) Per un improvviso attacco isterico della Direzione
    (6) Perchè il padrone fa quello che gli pare e non rende conto a nessuno
    (7) Perchè non sappiamo come si fanno i libri
    (8) Perchè gli Autori e gli Illustratori, se fanno i soldi, si montano la testa
    (9) Perchè costava troppo la fascetta “H:C:Andersen Award 2008” della IBBY
    (10) Perchè il lavoro continui ad essere dato come elemosina e pretenda gratitudine eterna.
    Comunque sia, non credo le capiti spesso, ma si ritenga licenziata
    Distinti saluti
    Roberto Innocenti

    Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Mercoledì, 1/10/2008
    © copyright afNews/Goria/Autore - http://www.afnews.info ISSN 1971-1824 - cod-SILF
    http://www.afnews.info/public/afnews/news0...3024,87752,.htm



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    Sempre da AFNEWS qui , pare proprio che ci siano degli sviluppi, degli scontri tra Autori ed Editori.
    Io per dovere di cronaca vi riporto tutto.

    CITAZIONE
    La lettera dell'illustratore Roberto Innocenti a Orietta Fatucci (Einaudi), che afNews ha pubblicato il primo ottobre 2008, ha scatenato una serie di accese reazioni nel settore dell'illustrazione. IL tutto viene ora rilanciato con energia dalla rivista online dell'AIAP (click qui ). L'Associazione Illustratori sta organizzando una riunione a Milano (presumibilmente il 20 novembre, se non prima), per fare il punto sia dei 28 anni di lavoro dell'associazione stessa per i diritti degli illustratori (compreso il tentativo di far diventare d'uso comune un "contratto tipo" stilato dall'associazione nel 2005), sia per cercare di organizzare la protesta diffusa e trasformarla in azione efficace. Analoga situazione era emersa, solo qualche giorno prima, nel corso delle giornate di studi della SIAE/OLAF a Roma (di cui abbiamo parlato su afNews lo stesso giorno), al tavolo che vedeva insieme Editori e Autori (di vari settori: scrittori, traduttori, fumettisti, informatici...). Anche in questo caso si confrontavano visioni diverse del rapporto tra le due parti essenziali del mondo dell'editoria, con i traduttori che hanno recentemente manifestato l'intenzione di scendere in sciopero. Sempre in questo periodo continua l'azione certosina dell'autore di fumetti Ivo Milazzo, che da una decina di anni, fiera dopo fiera, festival dopo festival, cerca di mobilitare il comicdom italiano per sostenere con concretezza e decisione una modifica alla legge sul diritto di autore, per alcuni diritti fondamentali di chi lavora per la letteratura disegnata, troppo spesso non riconosciuti nel normale rapporto con gli editori. In questo contesto complessivo, il sindacato di categoria SILF si muove, da soli 8 anni (fondato nel 2000), in una situazione ovviamente difficilissima (come dimostra quanto detto fin qui). Infatti, pur avendo ottenuto 1998 - ci si organizza... - Photo Goria - click per i dettagli(peraltro in un periodo tutto sommato breve, sindacalmente parlando) col Decreto Ministeriale del 15 marzo 2005 ("scenografi, story board artist, bozzettisti, creatori di fumetti, illustrazioni e disegni animati") il riconoscimento formale delle professioni creative e l'inserimento delle stesse nel fondo pensionistico ENPALS, riscontra tutt'ora enormi difficoltà a vedere applicati contratti standard e contratti di edizione accettabili. Ora c'è chi si chiede se l'articolato complesso di chi svolge professioni creative (illustratori, animatori, fumettisti, scrittori, traduttori, fotografi ecc.) riuscirà a far fronte comune, per far valere i propri diritti nel rapporto con una categoria imprenditoriale (quella degli editori) legata a Confindustria e quindi ben strutturata e organizzata sindacalmente, discutendone nelle sedi più opportune ed efficaci. Ma a questo quesito può rispondere, per ora, solo il tempo.

    Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Sabato, 4/10/2008
    © copyright afNews/Goria/Autore - http://www.afnews.info ISSN 1971-1824 - cod-SILF

     
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